VOLUME 1

VOLUME 2

VOLUME 3

VOLUME 4

Prologo

Durante la condanna al rogo di un giovane, un uomo di nome Cain cerca di liberarlo ma i soldati lo uccidono sul posto e l'esecuzione prosegue senza intoppi.

 

Capitolo 1: Il Condottiero

Cain il Nero, capitano di ventura che sta combattendo contro l'esercito axesiano viene richiamato da Galeano, che lo ha assoldato per ottenere il possesso dei territori di Axesi. La convocazione ha sia lo scopo di comunicare a Cain che gli axesiani sono disposti a trattare la resa che di richiamare all'ordine il condottiero inglese. Il suo comportamento dentro e fuori dai campi di battaglia rende inquieti gli ambienti ecclesiastici e Galeano tenta di imporre a Cain un comportamento più consono.

 

Capitolo 2: La Corsa e il Destino

Un giovane mendicante ruba un pezzo di pane per sfamarsi e dopo esser stato scoperto ha inizio un  inseguimento che si conclude quando il ragazzo si scontra fortuitamente con Cain, dopo di che si dilegua in mezzo ai vicoli. Affascinato dalla maestosità del condottiero, il giorno dopo il giovane si intrufola di nascosto nel castello e mentre fugge da una guardia che lo vuole ricacciare fuori si scontra di nuovo con Cain. Con sua immensa sorpresa il condottiero lo protegge dalla guardia e lo prende sotto il suo servizio.

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Capitolo 3: Il Prezzo di una Spada

Vanqisher, il ragazzo che Cain ha preso sotto la sua protezione, inizia l'addestramento con le armi con la speranza di poter un giorno emulare il suo protettore. Infastidito dalle attenzioni che il condottiero rivolge al ragazzo, Daniel, l'attendente di Cain, insinua nel giovane ragazzo il sospetto che Cain si interessi a lui solo come un giocattolo da usare e poi gettare. Dopo avere in preda alla rabbia aggredito Daniel, Vanqisher fugge dal castello ma Cain venuto a sapere l'accaduto lo insegue e lo riporta indietro svelandogli i sentimenti che lo hanno portato a prenderlo sotto la sua ala. 

 

Capitolo 4: La Visita

Inaspettatamente Federico d'Asti, un emissario del Papa, fa visita al castello di Galeano con lo scopo di incontrare Cain il Nero. L'occasione viene data da una cena durante la quale il messo papale rinnova i sospetti e il fastidio dati alla Chiesa dall'atteggiamento morale di Cain ma appena accenna ai sospetti sulla presenza di Vanqisher nel seguito di Cain, quest'ultimo si altera e dopo avergli ricordato una promessa alquanto minacciosa fattagli in passato, abbandona la tavola e va da Vanqisher. 

In preda alle emozioni, il guerriero abbraccia il suo protetto al quale il contatto con il corpo di Cain fa scaturire una visione di lui ormai adulto che si abbandona alla passione con il condottiero. 

Nel frattempo due creature dall'aspetto demoniaco discutono di una non meglio precisata punizione.

 

Capitolo 5:  Il Cerchio si Chiude

Federico d'Asti riceve la visita di un demone che gli rivela che Cain è in realtà la stessa persona che lui fece uccidere venticinque anni prima e che il suo scopo è di vendicarsi. Gli propone anche un rimedio per evitare la furia del condottiero.

Nel frattempo Cain spiega a Vanqisher che loro si sono già incontrati in un'altra vita e quest'ultimo si perde nuovamente nei ricordi. Torna con la mente al suo primo incontro con Cain durante una battaglia e alle avance fattegli durante un ballo di corte; avance che suscitarono in lui numerosi dubbi sui suoi sentimenti.

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Prologo 

Il volume si apre con un flashback. La storia si sposta di qualche anno nel passato, per la precisione nella precedente vita di Cain e Vanqisher.

Dopo una lunga notte di passione Cain si rivela al suo amato per quello che in realtà è: un diavolo esiliato sulla Terra dal suo signore, Lucifero. Subito dopo gli chiede di donargli l'anima, per poter così restare insieme per l'eternità. Vanqisher, sconvolto e impaurito da questa rivelazione, decide comunque di affidarsi a Cain.

Nel presente invece, il dialogo tra Astaroth, Generale degli Inferi e il Vescovo Federico d'Asti si conclude con un vile patto d'intesa.

 

Capitolo 6: Guerra!

Cain, ormai saturo d'odio, decide di far visita nel  cuore della notte a Federico d'Asti e gli rivela identità ed intenti: minacciandolo di morte gli garantisce la salvezza in cambio della sua anima ma, il Vescovo, con un colpo di mano, riesce a fuggire e cerca la protezione delle guardie di Galeano, il quale ordina alle guardie di non intervenire, convinto dalle motivazioni di Cain.

Nel frattempo Daniel, informato da una guardia, accorre a vedere cosa succede e ricordando le esortazioni fattegli dal vescovo cerca di far ragionare il suo signore. Non sapendo cosa fare trovatosi faccia a faccia con Vanqisher appena arrivato, prende quest'ultimo in ostaggio e implora Cain di abbassare le armi. Dopo una breve colluttazione tra i due ragazzi Vanqisher prende il sopravvento e ferisce Daniel che crolla a terra. A questo punto Astaroth, fino ad allora nascosto spettatore, si scaglia sull'ignaro Cain. Dopodiché il demone afferra Vanqisher per vendicarsi del suo nemico. Inaspettatamente però, Daniel pervaso dal sentimento di fedeltà (e non solo) per il suo signore, decide di intervenire colpendo alle spalle Astaroth. Purtroppo un'arma fatta dall'uomo non può scalfire la pelle di una simile creatura demoniaca e il suo coltello si infrange in mille pezzi. La reazione del diavolo è rapida quanto letale e Daniel crolla al suolo con il petto squarciato da una rabbiosa artigliata sotto lo sguardo impotente di Cain.

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Prologo

La notte scorre inesorabile, la luna illumina il piccolo chiostro del castello di Tifernum. Il diavolo Astaroth, dopo aver con estrema facilità evitato un disperato attacco di Daniel, colpendolo gravemente al petto, schernisce Cain, accusandolo di essere ormai nulla più che un verme che striscia insieme agli altri vermi sulla terra. Cain, furioso e  ormai senza più speranze, si appresta ad affrontare il nemico imbracciando la sua spada. Ma proprio in quel momento fa la sua comparsa qualcuno di inaspettato: Lucifero.

L’imperatore degli Inferi strappa dalle mani di Astaroth il piccolo Vanqisher e gli restituisce la libertà: consentendogli di rifugiarsi tra le braccia del suo amato. Il suo intervento è quanto mai provvidenziale e permette a Cain di ristabilire la parità con il suo avversario, sino ad allora fortemente sbilanciata a favore del secondo. Lucifero infatti, infastidito da quella lunga diatriba, e soprattutto dal fatto che Astaroth ha palesemente disubbidito ai suoi ordini, decide di restituire a Cain il suo aspetto originario di diavolo e di spostare il combattimento tra i due direttamente all’Inferno.

 

Capitolo 7: Riscatto

Cain torna così, dopo molto tempo, ad essere Caim - sotto gli occhi attoniti dello stesso Vanqisher - e può finalmente scagliarsi senza più limitazioni contro il suo avversario. La battaglia tra i due diavoli si svolge cruenta, mentre il giovane Vanqisher assiste col cuore in gola. Nonostante gli sforzi però Caim sembra essere in svantaggio contro il diavolo più grande e forte di lui, al punto di finire schiacciato a terra. La spada, sua principale arma d’offesa, schizza lontana nell’urto e Astaroth si precipita su di lui, con il chiaro intento di finirlo. Cominciando con lo strappargli le ali.

Lucifero, che osserva con distacco la scena, è ormai convinto che il vincitore della battaglia sarà  lo stesso Astaroth, ma, inaspettatamente, Vanqisher afferra l’enorme spada di Caim, con l’intenzione di portargli soccorso. L’arma demoniaca, invece che danneggiare il piccolo umano, come lo stesso Cain gli aveva intimato in passato, si trasforma tra le dita del giovane, divenendo più piccola e maneggevole per lui. Forte di questo insperato aiuto Vanqisher corre in soccorso di Caim e, con coraggio, ferisce gravemente l’enorme Astaroth, riuscendo a tagliargli addirittura l’ala.

La situazione è ora ribaltata: è Astaroth l’attonito perdente di quello scontro. Lucifero dichiara la battaglia conclusa e Caim vincitore. E, improvvisamente, con gesto fluido della mano l’Inferno torna ad essere il silenzioso chiostro del castello, Astaroth è sparito.

<< Ti restituisco ai tuoi affari terrestri >> dice l’Imperatore degli Inferi e svanisce così come era comparso.

La calma sembra regnare, nonostante Cain, tornato al suo aspetto umano, sia gravemente ferito, e lo stesso Daniel giaccia privo di sensi, in fin di vita.

Una risata isterica però interrompe la quiete, è il Vescovo D’Asti, testimone involontario di tutto quanto accaduto, che sembra impazzito. Gridando improperi contro Cain, raccoglie il pugnale di Daniel e si appresta a colpire il condottiero, il quale sorpreso e troppo ferito per riuscire a difendersi si prepara ad incassare il colpo. Ancora una volta è Vanqisher che lo salva, ponendosi a suo scudo. La lama affonda nel petto del ragazzo che crolla a terra esanime. Il tempo sembra fermarsi, Cain osserva il suo adorato immobile ai suoi piedi, poi i suoi occhi si posano sul Vescovo, glaciali. La spada demoniaca appare fra le sue mani e il gesto del braccio è rapido nonostante il dolore e la stanchezza. La testa del Vescovo schizza via dal collo, mentre il corpo ormai privo di vita piomba a terra.

E’ l’alba. Daniel riprende conoscenza e si guarda intorno, di fronte ai suoi occhi una scena che lo accompagnerà per la vita: il suo signore che stringe fra le braccia il corpo di Vanqisher, il fiero volto bagnato da lacrime di sofferenza. Sarà proprio Daniel a raccontare cosa accadrà nel tempo a venire. Rammentando che, nonostante tutto, la fine non è realmente una fine, ma niente di più che un nuovo inizio.

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